Uno degli aspetti più importanti nella gestione delle imprese è la capacità dell’impresa di produrre flussi cassa in entrata superiori ai flussi di cassa in uscita. Si tratta di una misurazione essenziale per qualunque stakeholder che voglia stabilire la convenienza a mantenere un determinato investimento.
Con l’introduzione del Codice della Crisi di Impresa, il tema della misurazione della sostenibilità del debito, in specie a breve termine, è divenuto un passaggio essenziale per stabilire se le imprese, in ossequio all’art. 2086 del codice civile, sono dotate di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili che forniscano quelle informazioni utili per misurare la capacità dell’impresa di sostenere il debito. In questa direzione si pone il Debt Service Coverage Ratio (in sigla DSCR) un KPI, vale a dire un indicatore di performance finanziaria che ponga a rapporto il flusso di cassa netto proveniente dalla gestione operativa (al netto delle imposte) con la sommatoria dei flussi di cassa complessivi (capitale e interessi) prodotti dall’indebitamento.
Alcune premesse sul Debt Service Coverage Ratio (DSCR)
Nella presentazione del tema del Debt Service Coverage Ratio (in sigla DSCR) questo parametro è stato definito come parametro avente la natura di KPI (sigla di Key Performance Indicator).
Questo indicatore è certamente un importante indice di sostenibilità del debito di breve termine e la sua misurazione richiede un approccio organizzativo, amministrativo e contabile capace di fornire i dati per la sua misurazione.
L’analisi finanziaria, non può fermarsi alla fase consuntiva della gestione attraverso la redazione del Rendiconto Finanziario, così come disciplinato dall’art. 2425-ter del Codice Civile che così si esprime:
“Dal rendiconto finanziario risultano, per l’esercizio a cui è riferito il bilancio e per quello precedente, l’ammontare e la composizione delle disponibilità liquide, all’inizio e alla fine dell’esercizio, ed i flussi finanziari dell’esercizio derivanti dall’attività operativa, da quella di investimento, da quella di finanziamento, ivi comprese, con autonoma indicazione, le operazioni con i soci.”
Tra l’altro tale documento non risulta obbligatorio per le forme di bilancio abbreviata e prevista per le micro-imprese, privando l’informativa di bilancio di quella rendicontazione finanziaria necessaria per completare l’informativa destinata a tutti i portatori di interesse: soci, banche, creditori, dipendenti, Stato.
Affidare ai soli saldi di bilancio per l’area delle Disponibilità Liquide, il compito di stabilire la capacità dell’impresa di produrre liquidità, appare assolutamente insufficiente, non soltanto in fase previsionale ma probabilmente anche in fase consuntiva.
È davvero singolare che il legislatore abbia scelto di esonerare dagli obblighi di rendicontazione annuale finanziaria, proprio le imprese di piccole e medie dimensioni, che più di ogni altra impresa hanno l’esigenza di dimostrare la loro attitudine ad onorare i propri debiti, producendo la liquidità necessaria per pagarli.
Cos’è il Debt service coverage ratio
In estrema sintesi, il DSCR è calcolato come il rapporto tra il flusso di cassa a servizio del debito e gli impegni finanziari dell’impresa rappresentati dal rimborso dei debiti previsti nello stesso arco temporale.
Il Debt Service Coverage Ratio, o DSCR, è un indicatore finanziario vitale utilizzato da investitori, istituti di credito e analisti per valutare la capacità di un’impresa di generare il denaro necessario per coprire i costi relativi ai debiti e agli interessi. In altre parole, il DSCR aiuta a determinare se un’azienda è in grado di onorare i suoi obblighi finanziari.
Le caratteristiche principali del DSCR includono la sua semplicità e la sua capacità di fornire una chiara visione della solidità finanziaria di un’azienda. Il calcolo del DSCR coinvolge la divisione del reddito operativo netto della società per un periodo specifico per il totale dei pagamenti di interessi e capitale da rimborsare contratto nello stesso periodo.
Un DSCR superiore a 1 indica che l’azienda genera abbastanza reddito per coprire il debito, mentre un DSCR inferiore a 1 potrebbe indicare difficoltà nel far fronte agli obblighi finanziari.
Una guida per il calcolo del DSCR
Per calcolare il DSCR, è necessario conoscere alcuni dati finanziari dell’impresa, come il flusso di cassa operativo, il costo degli interessi sul debito e il costo dell’ammortamento del debito. La formula per calcolare il DSCR è:
Flusso di cassa operativo / Obbligazioni finanziarie (quota capitale + interessi)
Il DSCR è utilizzato per valutare la solvibilità e l’affidabilità di un’impresa, poiché indica la sua capacità prospettica di generare abbastanza reddito per coprire il costo dei propri debiti. Il Codice delle Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII) ha individuato il DSCR come uno dei principali indicatori finanziari per valutare la situazione economica e finanziaria delle imprese.
Esistono due approcci alternativi per il calcolo del DSCR:
1. Prima modalità di calcolo:
Numeratore: Cassa iniziale + flussi di cassa in entrata dei prossimi 6 mesi – flussi di cassa in uscita dei prossimi 6 mesi diversi dagli oneri del debito.
Denominatore: Oneri debito finanziario (quota capitale + interessi)
2. Seconda modalità di calcolo:
Numeratore: Cassa iniziale + free cash flow prospettico + utilizzo di linee credito disponibili
Denominatore: Oneri debito finanziario (quota capitale + interessi) + pagamenti di debiti operativi arretrati e/o rateizzati.
Le motivazioni dell’importanza del DSCR
Il DSCR è importante per le imprese per due finalità:
- Nell’ottica della riforma fallimentare, per misurare il rischio di insolvenza futura;
- Per le banche per verificare la sostenibilità del debito.
Il DSCR è un indicatore di bancabilità delle imprese e consente di esaminare, anche su base prospettica, le capacità di rimborso del debito da parte dell’azienda e la conseguente fattibilità dei relativi piani di sviluppo.
Esempi di calcolo del DSCR
Supponiamo che un’impresa abbia un reddito operativo netto di 500.000 euro e i pagamenti totali di interessi e capitale da rimborsare ammontano a 400.000 euro.
Di conseguenza, il DSCR sarebbe calcolato come segue:
DSCR = Reddito Operativo Netto / Pagamenti di Interessi e capitale da rimborsare
DSCR = 500.000 / 400.000
DSCR = 1,25
Un DSCR di 1,25 indica che l’azienda ha un margine finanziario sufficiente per far fronte ai propri debiti, il che è un segnale positivo per gli investitori e i creditori.
Al contrario, immaginiamo che un’altra azienda abbia un reddito operativo netto di 200.000 euro e i pagamenti totali di interessi e quota capitale ammontino a 250.000 euro. In tal caso, il calcolo del DSCR sarebbe il seguente:
DSCR = Reddito Operativo Netto / Pagamenti di Interessi e capitale da rimborsare
DSCR = 200.000 / 250.000
DSCR = 0,8
Un DSCR inferiore a 1 come in questo esempio indica che l’azienda potrebbe avere difficoltà a coprire i propri debiti con il reddito generato. Questo potrebbe rappresentare un campanello d’allarme per gli investitori e richiedere un’analisi più approfondita della situazione finanziaria dell’azienda.
Conclusioni
Esiste un rapporto tra il Debt Service Coverage Ratio (DSCR) e il tema degli adeguati assetti. Il rapporto si basa sulla necessità di dotare le aziende di adeguati assetti per verificare la sostenibilità dei debiti e le prospettive di continuità aziendale almeno per i dodici mesi successivi, rilevando i segnali di crisi. Il DSCR è uno degli indicatori utilizzati per valutare la sostenibilità dei debiti finanziari, e la sua stima è compito dell’organo amministrativo attraverso il ricorso agli adeguati assetti.
Il CCII (Codice delle Crisi d’Impresa) esprime la necessità di calcolo dei questo particolare KPI, affinché l’imprenditore adotti un assetto adeguato alle dimensioni e alle caratteristiche per rilevare tempestivamente i segnali critici e assumere le idonee iniziative. Questo assetto deve essere in grado di verificare la sostenibilità finanziaria nel breve periodo e rilevare i segnali di crisi.
In definitiva, il DSCR è uno strumento finanziario cruciale per valutare la solidità di un’azienda e la sua capacità di gestire il debito.
Con una corretta interpretazione del DSCR e il suo utilizzo, investitori e analisti possono prendere decisioni informate sull’opportunità di investire in un’impresa o concederle credito.
I professionisti di Semplifymybusiness sono in gradi di affiancarti nel calcolo di questo strumento finanziario e nell’importante attività di pianificazione e monitoraggio.